Categoria: Fumetti

Ghost Rider 2099 è attualissimo

Nei primi anni 90 la Marvel Comics lancio la serie Marvel2099 , una collana di fumetti dove la popolare casa delle idee immaginava la versione futuribile dei propri super eroi ambientandoli in un futuro dominato dalle grosse multinazionali, le quali ,possedevano praticamente tutto il pianeta comprese le forze di polizia i media e tutto quello che il denaro può comprare e si facevano anche una guerra spietata per avere sempre più potere.

Gli stessi super eroi descritti in questa serie , avevano si lo stesso nome della loro controparte della nostra epoca, ma erano figli della loro epoca, di conseguenza non erano proprio senza macchia e senza paura, semplicemente vivevano la loro vita e le loro avventure. Il più famoso è Spiderman 2099 alias Miguel O’Hara un genetista dell’Alchemax che mischiò i suoi geni a quelli di un ragno con le conseguenze che tutti immaginiamo.

Ghost rider 2099

Ma tra i tanti personaggi creati dalla Marvel per la serie 2099 uno in particolare mi ha colpito in particolare probabilmente perché era l’unico che voleva cambiare la realtà in cui viveva invece di adattarsi ad essa, e il fato gli ha fornito i mezzi per farlo, anche se la storia è un tantino più complicata di cosi.

Kenshiro “Zero” Cochrane

Kenshiro Cochrane detto Zero , è un hacker che cerca di sopravvivere piratando dati per conto di grosse aziende. il suo carattere è profondamente ribelle e combatte a suo modo( anche se di fatto non fa nulla) costantemente la società nella quale vive con radici profondamente fasciste e capitaliste, definisce il prossimo come pecorelle che vanno dietro al pastore , e gli unici amici che ha sono i membri della sua banda con i quali commette qualche furtarello di dati per racimolare qualche credito.

Un giorno il suo gruppo viene brutalmente ucciso da una gang rivale, anche lui stava per fare la stessa fine ma poco prima di morire trasferisce la sua coscienza in rete, lasciando ai suoi aggressori un corpo morto.

La Fabbrica Fantasmi

La sua “coscienza digitale” viene intercettata dai Fabbrica Fantasmi, ovvero una coscienza digitale sviluppatosi in rete, rimasta nascosta nei meandri di internet ad osservare il decadimento del genere umano per anni. Il carattere ribelle di Zero convinse la Fabbrica Fantasmi a rivelarsi a lui e Stringere un patto, loro gli avrebbero fornito un corpo con il quale avrebbe potuto vendicarsi dei propri assassini e in cambio lui avrebbe fatto da “agente antivirus” per loro conto , in quanto secondo la loro mente fredda e calcolatrice, la scomparsa del genere umano sarà causata da una società profondamente corrotta e ostile. Ovviamente a loro interessava ben poco della sorte del genere umano ma la morte della stessa avrebbe causato la loro scomparsa.

La nascita di Ghost Rider

Da quel patto nacque Ghost Rider 2099 , un Cyborg con la faccia con le sembianze di un teschio molto simile al Ghost Rider contemporaneo, accessoriato con una motosega che spunta dalla mano destra e una moto con la quale andare in giro e demolire tutto quello che lo circonda.

Zero cercherà di vendicarsi dal primo giorno della sua nuova vita della sua stessa morte precedente ma con il susseguirsi dei volumi la trama si complicherà ulteriormente ,rendendola si una storia di vendetta come si ci aspetterebbe da uno spirito di vendetta futuristico, ma anche molto umana come nelle migliori tradizioni Marvel

Ghost Rider e attualità

Quando penso alla storia di Ghost Rider 2099 non posso fare altro che fare dei confronti con la società attuale. Anche se in maniera più celata siamo anche noi dominati dalle grosse multinazionali che ci nutrono, ci danno lavoro e che ci rendono sempre più dipendenti da loro. siamo fortemente condizionati dalla società nella quale viviamo disposti a calarci a 90 gradi davanti i potenti per un miglioramento qualsiasi nella nostra vita.

Siamo esattamente come quel genere di persone che odia Zero il protagonista del fumetto, non si combatte si subisce e si sta tristi riempiti dalle nostre fesserie quotidiane.

Zero stesso si rende conto dello schifo nel quale vive, ma fino a quando la Fabbrica Fantasmi non gli fornisce i mezzi per completare la sua vendetta, non cerca di combattere, semplicemente si adatta e va avanti.

A me quest’opera ricorda quanto siamo inermi e scoraggiati, costretti a subire silenziose angherie ogni singolo giorno.

Oggi si tende a banalizzare qualsiasi problema, il cambiamento climatico? Non è un problema nostro, la privacy su internet? Chi se ne frega tanto non ci possiamo fare nulla.

I disegni

Nei primi anni 90 ero un ragazzino che aveva appena smesso di leggere Topolino, quindi tutto ciò che mi appariva insolito e non convenzionale mi affascinava. non fanno eccezioni i disegni di Ghost Rider 2099 davanti ai quali mi scioglievo e stavo ore ed ore ad osservarli.

Le prima storie furono disegnate da Chris Bachalo e Mark Buckingham capaci sopratutto di farmi catapultare con la fantasia a Transverse City, città caotica, sporca degradata dove si svolge la maggior parte della storia.

Arti robotici ,degrado, spazzatura e grattacieli vengono messi in gran mostra, come vengono messi in mostra gli strani abitanti che la abitano, sempre impauriti, sempre a stare li a sopravvivere e sempre a servire.

I dialoghi

A completare l’opera e rendere tutto più vero, troviamo gli ottimi dialoghi scritti da Len Kaminski ,il quale non si limito a scrivere una storia incredibile ambientata nel futuro, ma si è inventato un vero e proprio Gergo parlato dagli abitanti della città, con termini mai sentiti neanche nell’intera collana del 2099, proprio per farci capire che Transverse City era una città a suo modo isolata da tutto il resto del mondo.

Bellissime anche le riflessioni che fa il protagonista all’interno della storia, facendoci vivere in prima persona il disgusto che provava verso quel mondo, ma anche il sottile piacere che provava nel contribuire a farlo a pezzi.

Ghost rider 2099 è da leggere

Ghost Rider 2099 non è solo un fumetto per ragazzi, ma è un opera completa che non può non mancare nella collezione di un nerd che si rispetti.

Offre numerosi spunti di riflessione , soprattutto facendo un confronto con il mondo attuale non tanto dissimile da quello in cui si svolge la storia del nostro protagonista e lo fa semplicemente mostrandoci il punto di vista di un ragazzo costretto a vivere in un mondo che non gli piace e che gli è ostile e sono sicuro che è la stessa sensazione avvertita ogni giorno da tantissime persone, o almeno quelle ancora rimaste libere di pensare con la propria testa.

The Boys – non aprite quel fumetto

The Boys è una serie TV trasmessa in streaming da Amazon prime che in poco tempo ha saputo catturare l’attenzione di tantissimi spettatori, diventando un successo planetario. Uno dei suoi punti di forza è sicuramente l’iperviolenza e i personaggi bizzarri che popolano l’intera serie.

Ma in questo articolo non parlo della serie tv ma dal fumetto da cui è tratto, il quale vi posso assicurare che personalmente non ho letto niente di più cattivo.

Ma partiamo dal principio l’opera è scritta da Garth Ennis uno degli scrittori più politicamente scorretto di questi ultimi anni, infatti le sue opere sono caratterizzate da un eccessiva violenza , linguaggio volgare e humor nero (vi state innamorando vero?).

Ennis ha scritto diverse storie sia per la Marvel che per la DC comics, infatti sono sue alcune storie di Hellblazer alias John Constantine e Preacher per la DC e alcune storie del Punitore per la Marvel.

Ma secondo me è quando lascia sfogare la sua “perversa” fantasia che esprime il suo massimo potenziale come nel caso di Crossed dove da la sua visione personale dell’apocalisse (mai visto niente di più crudo), o Le cronache di Wormwood dove da una sua personalissima e scorretta visione dell’anticristo.

The Boys

Anche The boys è un opera originale, e qui l’autore sfoga letteralmente il suo odio viscerale verso i supereroi, e credetemi ci riesce davvero!!! Il fumetto di The boys non è altro che una parodia violenta del mondo dei supereroi.

Nell’opera infatti non vedremo mai il classico super eroe che si batte contro il male con il sui carico di buonismo e buoni consigli, al contrario qui i supereroi sono cinici, cattivi, pensano a loro stessi e coltivano i loro vizi, e sopratutto sono schiavi dei loro padroni ovvero la Vought , una multinazionale che li crea e li usa per i propri scopi.

Se pensate che l’opera sia violenta solo visivamente con budella sparse a destra e a manca vi sbagliate di grosso, perché vi posso assicurare che rimarrete disgustati anche da altro, per esempio dell’ambientazione dove si svolge la storia, ovvero un mondo molto cinico, dove contano solo gli affari e non le emozioni umane, e dove nessuno è veramente felice della propria vita , tutti in qualche modo sopravvivono lasciandosi andare a qualche vizio e a nessuno importa niente del prossimo.

Anche i protagonisti non fanno eccezioni, a loro importa solo perseguire i propri scopi in un modo o nell’altro .

Se avete visto la serie avete avuto un solo un assaggio di quello che è il fumetto , e se pensate che la serie sia particolarmente estrema, con questa opera vi renderete conto che si può andare oltre, a volte si fa letteralmente fatica ad andare avanti leggendo la storia, avrete bisogno di una pausa ma allo stesso tempo vi obbligherà a fare un confronto e una profonda riflessione sulla società odierna, su noi stessi, e su quanto sia simile ad essa.

Infatti tutti noi ci “droghiamo ” di qualcosa, di Internet, di Serie TV, di Videogiochi, e tutti noi siamo subbiamo la società in cui viviamo e viviamo la nostra vita in maniera passiva, chi più chi meno ovviamente , ma tendiamo tutti fondamentalmente a crearci la nostra isola felice fregandocene del prossimo.

Le differenze con la Serie TV

Uno dei motivi per cui dovreste leggere il fumetto e anche per fare il confronto con la serie TV.

devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro, sia nel campo della scrittura, sia nel campo degli effetti visivi, rendendolo a tutti gli effetti un ottimo prodotto.

Ma secondo me in qualche maniera non rende giustizia al fumetto, non ha il medesimo scopo, non ti fa riflettere o ti disturba , semplicemente ti intrattiene piacevolmente, e ti disgusta con qualche scena splatter ma li si ferma, e sopratutto la serie prende un altra strada narrativa rendendolo effettivamente un altro prodotto che ha poco a che vedere con il fumetto.

Le mie personali conclusioni

The boys è un fumetto da leggere , pesante, scorretto, carico d’odio ma allo stesso tempo affascinante, come affascinanti sono i personaggi che popolano questo strano e bizzarro universo narrativo. Non posso descrivere a parole cosa è quest’opera posso dirvi invece cosa non è, ovvero un fumetto per bambini da prendere alla leggera da leggere per passare il tempo, the boys è un pugno allo stomaco ben assestato dove difficilmente vi rialzerete integri, perché vi farà male ,molto male

E adesso vi parlo di Batman

Quando si parla di supereroi si pensa a subito a 2 personaggi iconici della DC ovvero Superman e Batman. Il primo è sicuramente molto interessante, ma incarna un qualcosa che non si vede tutti i giorni, ovvero un uomo con i superpoteri (che poi sarebbe pure alieno) che sconfigge ogni giorno il male. Il secondo invece è molto più interessante è molto più vicino alla realtà ( anche se di questi tempi i ricchi sono degli idioti patentati o degli stronzi colossali ma vabbé) perchè Batman potrebbe veramente esistere, Batman non ha super poteri, Batman è semplicemente un uomo che non riesce a dimenticare la sua personalissima tragedia, ma che l’affronta ogni giorno a suo modo indossando una maschera e un mantello, e usando solo la mente e un sacco di soldi.

Batman

La storia di Batman la conoscono pure i muri, ovvero è la storia di Bruce Wayne, un ereditiere milionario che doveva essere destinato a diventare semplicemente un viziato figlio di papà, ma la quale vita è stata segnata dalla morte dei genitori davanti ai suoi occhi.

Un evento che lo spezzerà dentro che lo farà contorcere dal dolore , ma porterà alla luce il Batman il suo alter ego giustiziere della notte. Ma Batman non è una doppia personalità di Bruce Wayne come si potrebbe pensare, Bruce Wayne non dimentica quello che fa Batman quando quest’ultimo è in azione, piuttosto Batman è il modo in cui Bruce Wayne si esprime e combatte e attenua il suo dolore costante, arrivando al punto di non togliere la maschera per giorni interi.

Robin

Quando si parla di Batman non si può non parlare di Robin il suo compagno d’avventure, ma quello che non sanno chi non ha mai letto mai una volta il fumetto, è che de Robin ci sono almeno 3 incarnazioni di Robin ovvero 3 personaggi dei fumetti che indossano i panni del compagno di batman, anche se in realtà sono di più, quelli che citerò sono semplicemente i più importanti.

Dick Grayson

Dick Grayson è il Robin più famoso, il classico se vogliamo. Assieme ai sui genitori da piccolo faceva parte dei Grayson volanti un gruppo di acrobati circensi, ma all’età di 12 anni esattamente come Bruce Wayne si vide uccidere i genitori davanti gli occhi per mano della mafia di Gotham, cosa che intenerì il nostro eroe portando ad adottare il giovane Dick facendogli ovviamente da amico e da mentore.

Dick Grayson con il tempo ed esperienza lascerà i panni di Robin per continuare le sue gesta in solitaria vestendo i panni di Nightwing un altro super erore della DC

Jason Todd

Il secondo personaggio a vestire i panni di Robin è Jason Todd, un ladro di 4 soldi di cui Batman vede un potenziale enorme, ma direzionato nella parte sbagliata. Il resto ve lo lascio immaginare da soli, ma sappiate che Jason è il più sfortunato dei Robin in quanto verrà pesantemente torturato e ucciso da jocker, ma che rinascerà in seguito come il cappuccio rosso, altro violento e sanguinario giustiziere di Gotham.

Tim Drake

Tim Drake è il terzo robin, un ragazzo molto intelligente che intuisce la vera identità di Dick Grayson e e disposto a prendere i panni di Robin dopo la morte di Jason Todd, più che altro per essere vicino a Batman rimasto scosso dall’evento. Anche lui come i suoi predecessori sceglierà in seguito di prendere una strada solitaria per combattere il crimine vestendo i panni di Red Robin

Altri Robin

Batman ha una lunghissima storia editoriale di conseguenza altri personaggi minori hanno vestito i panni di Robin anche se per poco tempo.

Sto parlando di Damian Wayne Figlio di Bruce Wayne e Talia al Ghul, ma anche di Stephanie Brown fidanzata di Tim Drake

I Villain

La genialità di Bob kane la si può trovare anche nello sviluppo dei nemici di Batman, il Joker prima di tutti. Si perché se da un lato abbiamo in icona dei super eroi dall’altro abbiamo il Joker, uno dei nemici più folli e complessi mai scritti nel mondo dei fumetti. Le sue origini sono rimaste sconosciute per molto tempo, ma le sue gesta sono famosissime, tra le quali l’uccisione di Jason Todd ( anche se poi rinasce) e il costringere sulla seria a rotelle Barbara Gordon dopo averla torturata. È un personaggio folle, non si sa mai cosa aspettarsi da lui, rappresenta il caos in tutto e per tutto.

Ma il Joker non è l’unico Villain degno di nota ognuno affascinate a suo modo, è ognuno scritto degnamente, ma tutti o quasi hanno qualcosa in comune, l’essere plasmati da Gotham il vero Villain di Batman e compagnia bella.

Gotham

Batman è ambientato a Gotham, una città fittizia negli Stati Uniti d’America, profondamente cinica, corrotta, sporca, capace di creare dei veri mostri come i Villain di Batman, ma anche eroi con maschera e il cappuccio, rappresenta in qualche modo la vita stessa che ti colpisce costantemente e ti fa cadere, ma è il come ti alzi dalla caduta a renderti un eroe o un cattivo.

Batman va letto

Sono usciti molti film basati sul personaggio, ma nessuno di essi è affascinante come il fumetto. Sia perché le storie trasposte in pellicola hanno le proprie esigenze, di tempistiche, di ritmo ed altro, sia perché ogni regista da la propria visione del personaggio, ma soprattutto perché non esiste una continuity , ogni film è scollegato dall’altro causando una confusione generale a chi cerca di conoscere meglio il personaggio.

Per questo dico a tutti che Batman va letto anche perché dietro alle tavole si nascondo dei veri e propri geni della scrittura contemporanea, contribuendo sempre più a rendere il personaggio quello che è, meraviglioso , misterioso e geniale

Battle angel Alita – Un manga da amare

Quando si parla di fantascienza la mia mente va al manga Battle angel Alita al quale sono particolarmente affezionato. In poche parola il manga racconta la storia di Alita, cyborg dalle fattezze femminili riportato in vita dal dottor Ido.

La prima parte del manga è probabilmente quella più famosa dell’opera, perché da essa sono stati tratti , un film d’animazione negli anni 90 e ultimamente un film vero e proprio.

Nella prima parte del manga il Dottor ido trova il cervello di un cyborg tra i rifiuti della città discarica, e in seguito deciderà di donarle un corpo e di adottarla.

Alita non ricorda il proprio passato e non conosce il mondo che la circonda, ma grazie al suo carattere indipendente che non tarderà a venire alla luce, scoprirà la verità su se stessa e affronterà il mondo che la circonda.

Il Manga è ben scritto, Yukito kishiro l’autore del manga, riesce a farci innamorare della sua creatura , e allo stesso tempo ci fa riflettere sul mondo in cui viviamo adesso.

Alita è dolce sensibile, ma allo stesso tempo tenace e forte, e il mondo che la circonda è cattivo e irrispettoso della vita.

La prima parte del manga è ambientata nella città discarica, popolata principalmente da cyborg e si alimenta grazie agli scarti di Salem, una città utopica sopra il cielo della quale non si sa nulla e non è dato sapere nulla.

Ovviamente nella città discarica gli omicidi sono all’ordine del giorno, e l’ordine è mantenuto dagli hunter warrior ovvero cacciatori di taglie.

Kishiro Style

Yukito Kishiro oltre a regalarci una storia ricca di emozioni , ha uno stile di disegno particolare, e mi è piaciuto particolarmente in questo manga.

Parti di oggetti che conosciamo comunemente diventano elementi per cyborg e altre creature e questo rende tutto molto particolare e unico.

Alita è un manga violento visivamente , con viscere in bella vista, tuttavia l’orrore passa in secondo piano rispetto alla storia.

È un manga quasi spirituale, un percorso naturale di una vita tra gioie e dolori

Il film di ALITA

Il film di Alita per me è stato un evento, ho aspettato questo film una decina d’anni, e sapevo che James Cameron noto regista cinematografico famoso per pellicole del calibro di Terminator, Avatar e The abyss , adorava come me il personaggio e voleva farci un film, quando venni a sapere invece che la regia era di Robert Rodriguez e Cameron era soltanto il produttore, beh mi sono detto vediamo come viene.

Una volta visionato il film rimasi meravigliato per le ambientazioni perfettamente ricostruite dalle tavole del manga, ma Alita ahimè non era quello che mi aspettavo.

Probabilmente per far apprezzare il film anche ai più piccini hanno edulcorato un po’ tutto, ma non mi aspettavo di vedere chissà quale violenza, ma almeno volevo vedere qualche personaggio ( a parte Alita) ricostruito dalle tavole del manga, e invece alcuni personaggi, sopratutto i partecipanti al motorball erano praticamente di fantasia.

Anche la CGI non era malaccia, ma troppo colorata per i miei gusti , tuttavia rimane un film da vedere assolutamente anche se non riesce trasmettere le stesse emozioni del manga.

Perché consiglio di leggere Alita

Nella mia vita da nerd ho letto praticamente di tutto,da libri a Manga, e Battle Angel Alita mi è rimasto nel cuore. Ancora adesso ricordo ogni singola tavola e ancora adesso rileggo volentieri qualche volume, c’è un po’ di tutto, orrore, amore, fantascienza, vita, morte, spiritualità, karma e tanto altro ed è impossibile non innamorarsi sia di Alita che dei vari personaggi che popolano il suo strano universo.

In poche parole se non avete letto Alita, vi manca da leggere un capolavoro

Wolverine non è quello che vi hanno fatto vedere

Wolverine è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, ricordo che da piccolino passavo le giornate ad immedesimarmi in lui, e mi facevo 2 risate pensando ai nomi ridicoli che avevano gli altri super eroi, uno tra tutti Capitan America, il quale mi faceva proprio scompisciare dalle risate.

Wolverine era diverso, Wolverine era figo, Wolverine mi dava la rabbia e la carica giusta per affrontare la giornata, Wolverine era quello che mi diceva inconsciamente “se le cosa vanno male spacca tutto e vai avanti , cocco!”.

Ma se vi state immaginando il Wolverine del cinema ottimamente interpretato da Hugh Jackman, sappiate che il mio Wolverine era diverso, non molto in realtà, ma quelle piccole sfumature erano proprio quelle che mi piacevano di più.

Per cominciare il mio eroe preferito era rozzo, un vero vichingo era uno di quelli che ” prima rompi tutto e poi metti assieme i cocci” in poche parole prima fai fori il cattivo e poi vedi di capire cosa è successo, e altra cosa che non si vede tantissimo nei film è che è basso di statura , tanto è vero che i nemici lo chiamano “tappo” in poche parole più che un ghiottone ( l’animale che ha ispirato il personaggio) era un chiwawa, solo che era un tantinello più grande e molto più pericoloso.

Devo dire anche che sono stati i fantastici disegni di Jim Lee a farmi apprezzare di più il personaggio, perché gli dava quel fascino quasi animale, e forse era proprio questa la cosa affascinate del personaggio, lui era una bestia pronto a fare fuori tutto e tutti, anche se faceva male (sopratutto a se stesso) e pur di raggiungere uno scopo e non si fermava davanti a nulla, se Wolverine decideva che tu dovevi morire eri morto c’era poco da fare

wolverine
Wolverine by Jim Lee

We are Wolverine

Come sanno praticamente tutti Wolverine è parte integrante degli X-Men uno dei team di super eroi più apprezzati in assoluto, non tanto per i poteri o per i costumi o chissà per cosa, ma perché erano semplicemente molto umani, avevano super poteri ovviamente, ma se avessero potuto scegliere avrebbero scelto di non averli, ma erano Mutanti, loro erano nati con quel qualcosa in più ed erano visti come qualcosa di diverso, anormale, anomalo qualcosa di cui aver paura solo perché esiste.

Ora immaginate un ragazzino con una curiosità smisurata, con una famiglia che fondamentalmente non sa come seguirti semplicemente perché non ha i mezzi per farlo, immerso in un mondo ostile che ti giudica per qualsiasi cosa, per come ti vesti, per quello che leggi e sopratutto perché non sei uguale agli altri quanto si possa immedesimare negli X-Men, e potrei dire nei casi più estremi in Wolverine.

Si perché il nostro mutante artigliato, non è mai stato un leader un capo, ne è mai stato intenzionato a diventarlo, anzi quando è capitato di diventarlo per forza di cose, il ruolo gli stava stretto, molto stretto.

Anche se stringeva legami molto profondi con il resto della squadra e in alcuni casi proprio innamorarsi, sapeva in cuor proprio che nessuno lo avrebbe mai compreso fino in fondo perché lui era il diverso tra i diversi.

Infatti Wolverine oltre ad essere un mutante e un reietto, era anche molto più avanti con l’età, con molta più esperienza di vita alle spalle e questa cosa lo rendeva diverso rispetto agli altri, e agli occhi di un ragazzino fondamentalmente solo, quasi una figura paterna (oh non è che pensavo che Wolverine fosse mio padre non esageriamo)

Grazie zio Wolvie

Credo che Wolverine sia uno dei personaggi più belli mai scritti, uno dei più veri e toccanti, fermarsi a guardare i film della Fox (stendiamo un velo pietoso) credo che sia un peccato immondo, sia per quanto riguarda gli X-Men che per quanto riguarda Wolverine.

Dopo tanti anni ricordo tante citazioni, tante tavole disegnate in maniera sublime che riuscivano a trasudare emozioni, Wolverine in qualche modo è stato un vero amico, e anche se non è mai esistito in realtà ha aiutato me, e molti come me, un tempo giovani, ad affrontare un futuro incerto e ostile, noi eravamo con lui e lui era ogni giorno con noi, sempre a farci strada tra un artigliata ed un altra, un nemico dopo l’altro, avversità dopo avversità, derisi, ignorati e soli, ma invincibili, e per questo ti dico grazie zio wolvie