Per gameplay si intente generalmente l’esperienza di gioco ovvero l’interazione tra il giocatore e il gioco stesso. Negli ultimi negli anni i videogame sono diventati graficamente molto più apprezzabili fino a sembrare dei veri e propri film interattivi capaci di immedesimare il videogiocatore nella storia di un videogioco. Ormai il videogioco non è solo in grado in grado di raccontare una storia, ma è in grado di far letteralmente vivere il videogiocatore dentro un modo virtuale e parallelo.

Il gameplay “nell’antichità”

Sono nato in una di quelle generazioni che ha visto crescere ed evolvere il mondo dei videogiochi e vi posso assicurare che una volta era molto più difficile per gli sviluppatori cercare di rendere l’esperienza di gioco il più coinvolgente possibile al proprio pubblico.

Una volta si doveva far fronte alle limitazioni delle macchine, si avevano a disposizione pochi colori per creare un qualcosa di godibile per i nostri occhi e si aveva anche una forte limitazione sul sonoro, infatti all’epoca non si poteva utilizzare i normali brani suonati e cantati.

Ma queste limitazioni non hanno di certo scoraggiato gli sviluppatori, al contrario erano proprio questi elementi i punti di forza dei videogiochi dell’epoca, perché hanno portato alla luce dei veri e propri capolavori.

Super Mario Bros l’esempio Massimo

Super mario Bros è l’esempio massimo di come gli sviluppatori del tempo abbiano creato un personaggio sfruttando appieno le limitazioni hardware. Ad esempio il cappello di mario è nato perché all’epoca non si potevano ricreare dei capelli abbastanza credibili, mentre i baffetti sono nati per accentuare il nasone e le maniche rosse sono nate per rendere più visibili i movimenti.

La “musichetta” la ricordiamo tutti e non ha bisogno di presentazioni, anche se ha un suono non proprio moderno è diventata una delle sigle più coverizzata d sempre.

Arte e videogiochi

Macchine sempre più complesse hanno permesso agli sviluppatori e artisti di sbizzarrirsi . Già agli inizi degli 90 era possibile di godere di autentici capolavori, uno tra tutti Monkey Island ancora oggi considerato una delle migliori avventure grafiche di sempre.

Monkey Island era geniale, perché non era come tutti gli altri videogiochi dove dovevi saltare in delle piattaforme o sparare ai nemici e scappare a più non posso, ma permetteva al giocatore di vestire il panni e vivere le avventure di Guybrush Treepwood “temibile pirata” grazie ad un sistema tutto nuovo chiamato Scumm, il quale permetteva al giocatore di interagire con il mondo circostante con dei semplici click del mouse.

gameplay monkey island

Ma non era solo questo elemento a fare di Monkey island un capolavoro, un ruolo fondamentale lo ha svolto sicuramente anche al storia a tratti demenziale del protagonista.

Ancora adesso molti vecchi videogiocatori ricordano con nostalgia e affetto le frasi pronunciate dal protagonista come ad esempio “sono Guybrush Treepwood temibile pirata” o anche “molto appropriato tu combatti come una mucca” o anche il famosissimo pollo con carrucola.

La pixelart

Nei primi anni 90 inoltre c’era una tecnologia tale da permettere agli artisti di potersi sbizzarrire, anche se bisognava sempre far fronte alle limitazioni dell ‘hardware delle varie piattaforme.

Ecco allora che si vedevano le prime forme di quella che si adesso si chiama pixelart . Con pixel non proprio piccolissimi e una limitata gamma di colori si creavano “nuovi e strani mondi” ma non solo adesso era possibile dare ai personaggi dei videogiochi movimenti più fluidi e magari inserire qualche animazione di contorno per aiutare sempre più il giocatore ad immedesimarsi nella storia.

È il caso di Another World della Delphine Software International casa software francese che fece della cinematica il fiore all’occhiello dei suoi prodotti video ludici, e fu proprio con Another World che raggiunse il successo.

Another World inizia con una lunga introduzione cinematografica (all’epoca innovativa) ma subito dopo il giocatore si ritrovava in un mondo alieno e sconosciuto senza sapere nulla e senza uno scopo se non quello di sopravvivere.

Esattamente come il più moderno Scorn in Another World il giocatore viveva una costante sensazione d’ansia perchè non si capiva cosa fare. La grafica era con pochi colori e con pochi pixel e vero , tuttavia gli artisti della Delphine riuscivano a dare quella sensazione di alieno e insolito al mondo circostante.

Tempi moderni

Di acqua sotto i ponti ne è passata è i videogiochi sono sempre diventati più simili ai film. Sono anche nate diverse piattaforme dove vedere gameplay di videogiochi la più famosa è twitch con milioni di visitatori ogni giorno, questo dato da la dimensione del fenomeno e dell’importanza che hanno al giorno d’oggi i videogiochi un tempo considerati un passatempo per bimbi.

Personalmente vedere un buon gameplay di questi tempi mi soddisfa più di vedere film in TV e nelle varie piattaforme in streaming, anche perché mia opinione personale di serie tv e di film ce ne sono tantissime e di scarsa qualità anche al livello di trama.

Credo che ancora i videogame assumeranno sempre più importanza sopratutto con l’era del virtuale.

Ma per quanto mi riguarda, per divertirmi preferisco sempre i vecchi videogiochi, pieni di azione e con una nota di nostalgia, e voi?