Non sono mai stato un grande fan dei videogiochi moderni, perché come gameplay mi sembrano tutti simili, per non dire uguali, tuttavia ogni tanto esce un titolo capace di colpirmi o di farmi emozionare per la storia, per la cura dei dettagli, o anche per la colonna sonora. È il caso di Moss un platform che ho avuto il piacere di giocare su Meta Quest 3S il visore economico di Meta di cui sono un felice possessore anche se Meta come azienda mi fa schifo, come mi fa schifo il mark zucchina

Moss: il viaggio

Moss non è un classico platform per pc o console dove lo scopo è finire il gioco punto e basta, ma punta molto sull’immedesimazione come molti giochi per realtà virtuali e qui vestiremo i panni del “il lettore” ovvero noi stessi che letteralmente aiuteremo Quill la topolina protagonista del gioco a risolvere dei semplici enigmi e affrontare dei “temibili” nemici.

moss

Il punto di forza di Moss non è il gioco stesso che per i videogiocatori più esigenti può sembrare noioso e banale, ma nella storia, la cura nei dettagli nei livelli e delle ambientazioni (bellissime e da mozzare il fiato) e nella caratterizzazione dei personaggi, soprattutto della dolcissima protagonista.

In Moss verrete catapultati in un mondo magico e in una splendida fiaba quasi dimenticherete di essere dentro un videogioco e si ritorna bambini, e vi risulterà molto difficile non affezionarvi a Quill, anche perché cerca sempre una interazione con voi e quando affronterete una sfida particolarmente difficile ( anche se la difficoltà è proprio banale) vi sentirete appagati.

Il viaggio a dir la verità dura il gioco dura anche pochino ma è un viaggio intenso, e bisogna essere proprio dei pezzi di legno senza emozioni per non lasciarsi scappare almeno un “che bello”.

E vi ammetto che personalmente provavo un sensazione di sconforto quando togliendo il visore tornavo nella triste realtà, tanto è vero che dopo aver finito i 2 giochi ( si perché i realtà si tratta di 2 videogiochi )volevo giocare ancora, volevo ancora girare, volevo lasciarmi emozionare ancora, e vi posso assicurare che non sono ne un fan di storie per bimbi ne un fan di storie fantasy e questo la dice lunga su quanto mi sia piaciuta questa esperienza, ed è proprio per questo che ho acquistato un visore, per vivere delle esperienze che probabilmente non farò mai.