Non so quanto tempo sia passato, ma tempo fa aprii un blog si Linux e l’open source e devo dire che mi diede delle piccole e grandi soddisfazioni, ora per vari motivi non scrivo più, ma onestamente in realtà non so neppure io il perché, forse perché vedo che c’è gente molto più brava di me a divulgare la filosofia open source, o magari semplicemente mi sono stancato, sinceramente non saprei, anche se la passione rimane ancora dopo tanto tempo ( uso linux dal 2007 ).
Alcune riflessioni
Mi piace sia scrivere sull’open source, e adoro quando c’è interazione e mi fanno domande relative agli articoli, perché significa che c’è interazione questo avviene principalmente su Mastodon dove ho creato il mio account, ma è li il “problema” ,e che la piattaforma è piena di utenti che l’argomento lo conoscono già perfettamente, e per carità io spero che un giorno ci siano più utenti consapevoli capacissimi di distinguere tra software libero e proprietario e scegliere quello che più si adatta alle proprie esigenze, quindi è un bene e mi fa piacere che ci siano tantissime persone appassionate all’argomento che magari lo conoscono meglio di me, ma il mio scopo è un altro e non si è spostato con il tempo, ovvero far conoscere la filosofia open a chi non la conosce.
In poche parole ho la sensazione di fare quello che faccio per pochi amici che si passano il tempo discutendo della propria passione e tutto si conclude li, la maggior parte delle volte nella “bolla” chiamata Fediverso.
Il software Open Source non è per tutti
Oggi mi è arrivata una brutta notizia, in poche parole l’amico che mi a spinto a creare Do it your Web è ritornato a Windows perché si è scocciato di aggirare i problemi che aveva su Linux, e la frase racchiude molte cose, racchiude il fatto che in qualche modo noi utenti consapevoli dobbiamo arrangiarci per avere esattamente quello che vogliamo come lo vogliamo, e di fatto per avere questo siamo anche noi costretti ad aggirare i problemi, ad esempio per vedere Youtube senza essere tracciati, ci affidiamo ad app o siti di terze parti, o ancora nel 2024 dobbiamo accontentarci di avere dei driver Nvidia sul PC non proprio funzionanti e prestanti al 100%.
E purtroppo non dipende da noi utenti liberi e consapevoli, ma dalle grosse aziende produttrici di hardware e software ( e non sto dicendo niente di nuovo no?) e credo anche noi utenti liberi, siamo meravigliosi contrariamente a quello che si crede, contribuiamo moltissimo allo sviluppo di software, almeno con le traduzioni non siamo dietro a nessuno.
Ma non basta!! perché oltre a contribuire dovremmo anche darci da fare nella divulgazione e invece tendiamo a cercare un posto confortevole e raccontarcela tra di noi. Può sembrare giusto e sacrosanto, dopotutto dopo una giornata di lavoro, e magari sfruttati, perché non dovremmo rilassarci con quello che ci piace in un posto virtualmente confortevole dove sentirsi al sicuro dalle brutture del mondo?
Tuttavia occorre una riflessione sincera, perché questo porta soltanto a crearci una nostra bolla virtuale e niente di più, e comportandoci cosi non cambierà molto intorno a noi.
Il Fediverso è un opportunità non una gabbia
Da quando sono approdato sul Fediverso non ho fatto altro che pensare al potenziale enorme che ha, e come se utilizzato in maniera corretta, possa non solo essere una fonte libera di informazioni, ma dare anche l’opportunità a persone che hanno realmente qualcosa da condividere con il resto del mondo, di poterlo fare liberamente, senza censure.
E di persone stupende e che hanno qualcosa da dire e condividere ne ho conosciute tantissime sul fediverso e li seguo con molto piacere e ci sono canali peertube che vale la pena guardare, tuttavia su quest’ultima piattaforma c’è ancora poco, molto poco , questo perché non ci sono incentivi a realizzare qualcosa , che sia di carattere economico, o anche dei semplici feedback ci sono pochi commenti e pochi “mi piace” che servirebbero semplicemente a far capire all’utente che realizza contenuti di essere apprezzato, tutto qui.
E come se si giocasse in difesa e mai all’attacco, e io voglio “attaccare” voglio divulgare, voglio combattere per la causa in cui credo, anche se so di perdere, e sicuramente chiuso in gabbia non si può fare nulla.
Traggo le mie personali conclusioni
A volte è difficile capire la strada da percorrere e avvolte bisogna allontanarsi un po’ per avere una visione chiara delle cose, ed è proprio per questo che l’ho fatto, e quello che ho visto non mi è piaciuto tantissimo, io non mi sento libero e non lo è neanche la mia comunità di questo ne sono sicuro, viviamo in un pantano di credenze e di regole che ci siamo imposti da soli, viviamo in una bolla , al sicuro, convinti che ciò che è all’esterno non ci riguardi, mentre i realtà è l’opposto e ne siamo succubi.
Proprio per questo al momento non mi va di parlare di Linux e di Open Source, non mi va di scrivere le solite cose che bene o male si trovano in rete, voglio contribuire per la realizzazione di un mondo migliore , voglio migliorare la mia vita e quella degli altri, chissà se qualcuno mi aiuterà nell’impresa