Io e i soldi abbiamo avuto sempre un ottima relazione, io non posso vedere loro e loro non possono vedere me, c’è chi penserebbe che questa sia una pessima cosa, in realtà è semplicemente reale e senza ipocrisie.

Il mio essere nerd e costantemente senza un euro, e quindi non potendomi permettere di comprare console e sopratutto i giochi per video giocare mi ha per forza di cose portato a guardare i gameplay di altre persone su Youtube .

Premetto che io sono stato sempre un appassionato di gameplay da quando è uscito in italia il primo Nintendo a 8 bit e adoravo vedere giocare un mio amico che nella vita è stato fortunato più di me, almeno per quanto riguarda giochi e giocattoli.

Ricordo l’emozione che ho vissuto con Zelda, Kid Icarus e ricordo anche che emozione è stata scoprire che Samus Aran era in realtà una donna, in poche parole per me, o meglio dire per noi, i videogiochi raccontavano una storia, non era solo un personaggino di 2 colori da muovere sullo schermo, ma era una vera e propria avventura da vivere assieme al protagonista del gioco.

È passato molto tempo da allora, ora si è più saggi, vecchi e rancorosi e nel frattempo i videogiochi si sono evoluti, nella grafica, nelle storie, nel modo di giocare e sono diventati anche più adulti nelle tematiche in alcuni casi sono vere opere d’arte.

Scorn

È il caso di Scorn videogioco uscito recentemente, e del quale ho avuto il piacere di guardare il gameplay. Apparentemente è un survival horror dove impersoniamo un umanoide che deve vedersela sia con un modo ostile che con delle creature altrettanto ostili, ma vi posso assicurare che questo non riassume affatto cosa è Scorn o per dirla meglio è solo ciò che si vede in superficie, in realtà il videogioco è una vera e propria esperienza, maledetta oserei aggiungere

La prima cosa che salta all’occhio è la grafica di Scorn, gli sviluppatori e in particolare chi lavorava nella grafica non hanno fatto mistero di essersi ispirati a Giger per la creazione del mondo descritto nel videogioco, e vi posso assicurare sia che si tratta di sola ispirazione e sia che la scelta è voluta.

Scorn non è nato per intrattenere il videogiocatore, lo scopo del gioco è far provare le stesse sensazioni che prova il personaggio immerso in un ambiente alieno, ostile e sconosciuto dove non ci si sente al sicuro.

A rendere il tutto in qualche modo più reale l’esperienza contribuisce il fatto che non ti viene fornita una trama ufficiale, non c’è uno scopo, sei solo, non sai ne chi sei ne cosa sei, sai solo che sei li e che devi sopravvivere in qualche modo.

Ma quello che mi ha sorpreso è che anche come survival horror è atipico, non devi fare a pezzi qualche mostro con qualche arma, anche se ci sono i mostri da uccidere, ma devi semplicemente analizzare l’ambiente circostante e capire come muoverti di conseguenza e la cosa è meno adrenalinica di quanto si possa pensare, ma allo stesso tempo ti da modo di esplorare e perché no, in alcuni casi provare meraviglia ,stupore e disgusto per l’ambiente circostante.

Altra caratteristica del gioco è che il corpo del protagonista viene continuamente martoriato durante tutto il gioco, sopratutto nella seconda parte dove “farà conoscenza” con un parassita alieno molto disgustoso che più volte durante il gioco affonderà le mani dentro le carni del protagonista causandogli molto dolore.

Il significato di Scorn

Sono stato ore a guardare il gameplay e non ho fatto a meno che rimanere affascinato dal mondo atipico che questo starno videogioco ci offre, ma non si limita a questo, Scorn ha un messaggio nascosto che probabilmente non verrà mai rivelato, ma sta a chi gioca scoprirlo.

Personalmente credo che tutto il gioco sia una strana metafora della vita, quando si nasce si è soli, e andiamo incontro ad un mondo che non conosciamo e quindi andremo a scoprire piano piano facendoci anche del male, non sappiamo ne perché siamo nati, ne come, non sappiamo le cosa basilari, cosa ci ferisce e cosa no, non sappiamo nulla, sappiamo semplicemente che dobbiamo sopravvivere in qualche modo.

Anche la scelta stilistica grafica secondo me non è lasciata a caso, il mondo ispirato alle opere di Giger suscita nello spettatore una sensazione di estranietà , orrore, ma allo stesso tempo meraviglia, vorresti non guardare ma allo stesso tempo non riesci a staccare gli occhi dallo schermo, perché si ti disgusta e non poco, ma vuoi vedere sempre di più.

Credo che siano le stesse cose che si provano quando si è bimbi, il mondo ci appare estraneo, alieno e dobbiamo fare conoscenza con forme e colori e dobbiamo anche abituarci ad esso che ci piaccia o no, e quando si cresce e credi di aver conosciuto tutto e aver tutto sempre sotto controllo in realtà non è cosi, perché ci sarà sempre qualche altra cosa da scoprire, e sopratutto ci sono cose che si scoprono solo con la sofferenza che in qualche modo ci accompagna per tutta la vita.

Anche quando raggiungi una certa età e hai accumulato tantissima esperienza, non avrai mai le risposte su chi sei e sul perché sei qui, perché nella vita verrai costantemente plasmato e dilaniato dal mondo che ti circonda esattamente come avviene in Scorn, e alla fine le risposte che cercavi arriverai pure a dimenticarle pur di difenderti da esso.

Scorn è un viaggio

Da vecchio nerd, credo che questo titolo sia destinato a fare storia, anche se rimarrà sempre per pochi, perché per percorrere il viaggio che ti propone Scorn ci vuole molto fegato e molta voglia di andare avanti, ma alla fine del viaggio qualcosa ti rimane, e non sai se sia piacevole o no ma forse è proprio questo il messaggio che ti vuole lasciare.