Wolverine è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, ricordo che da piccolino passavo le giornate ad immedesimarmi in lui, e mi facevo 2 risate pensando ai nomi ridicoli che avevano gli altri super eroi, uno tra tutti Capitan America, il quale mi faceva proprio scompisciare dalle risate.

Wolverine era diverso, Wolverine era figo, Wolverine mi dava la rabbia e la carica giusta per affrontare la giornata, Wolverine era quello che mi diceva inconsciamente “se le cosa vanno male spacca tutto e vai avanti , cocco!”.

Ma se vi state immaginando il Wolverine del cinema ottimamente interpretato da Hugh Jackman, sappiate che il mio Wolverine era diverso, non molto in realtà, ma quelle piccole sfumature erano proprio quelle che mi piacevano di più.

Per cominciare il mio eroe preferito era rozzo, un vero vichingo era uno di quelli che ” prima rompi tutto e poi metti assieme i cocci” in poche parole prima fai fori il cattivo e poi vedi di capire cosa è successo, e altra cosa che non si vede tantissimo nei film è che è basso di statura , tanto è vero che i nemici lo chiamano “tappo” in poche parole più che un ghiottone ( l’animale che ha ispirato il personaggio) era un chiwawa, solo che era un tantinello più grande e molto più pericoloso.

Devo dire anche che sono stati i fantastici disegni di Jim Lee a farmi apprezzare di più il personaggio, perché gli dava quel fascino quasi animale, e forse era proprio questa la cosa affascinate del personaggio, lui era una bestia pronto a fare fuori tutto e tutti, anche se faceva male (sopratutto a se stesso) e pur di raggiungere uno scopo e non si fermava davanti a nulla, se Wolverine decideva che tu dovevi morire eri morto c’era poco da fare

wolverine
Wolverine by Jim Lee

We are Wolverine

Come sanno praticamente tutti Wolverine è parte integrante degli X-Men uno dei team di super eroi più apprezzati in assoluto, non tanto per i poteri o per i costumi o chissà per cosa, ma perché erano semplicemente molto umani, avevano super poteri ovviamente, ma se avessero potuto scegliere avrebbero scelto di non averli, ma erano Mutanti, loro erano nati con quel qualcosa in più ed erano visti come qualcosa di diverso, anormale, anomalo qualcosa di cui aver paura solo perché esiste.

Ora immaginate un ragazzino con una curiosità smisurata, con una famiglia che fondamentalmente non sa come seguirti semplicemente perché non ha i mezzi per farlo, immerso in un mondo ostile che ti giudica per qualsiasi cosa, per come ti vesti, per quello che leggi e sopratutto perché non sei uguale agli altri quanto si possa immedesimare negli X-Men, e potrei dire nei casi più estremi in Wolverine.

Si perché il nostro mutante artigliato, non è mai stato un leader un capo, ne è mai stato intenzionato a diventarlo, anzi quando è capitato di diventarlo per forza di cose, il ruolo gli stava stretto, molto stretto.

Anche se stringeva legami molto profondi con il resto della squadra e in alcuni casi proprio innamorarsi, sapeva in cuor proprio che nessuno lo avrebbe mai compreso fino in fondo perché lui era il diverso tra i diversi.

Infatti Wolverine oltre ad essere un mutante e un reietto, era anche molto più avanti con l’età, con molta più esperienza di vita alle spalle e questa cosa lo rendeva diverso rispetto agli altri, e agli occhi di un ragazzino fondamentalmente solo, quasi una figura paterna (oh non è che pensavo che Wolverine fosse mio padre non esageriamo)

Grazie zio Wolvie

Credo che Wolverine sia uno dei personaggi più belli mai scritti, uno dei più veri e toccanti, fermarsi a guardare i film della Fox (stendiamo un velo pietoso) credo che sia un peccato immondo, sia per quanto riguarda gli X-Men che per quanto riguarda Wolverine.

Dopo tanti anni ricordo tante citazioni, tante tavole disegnate in maniera sublime che riuscivano a trasudare emozioni, Wolverine in qualche modo è stato un vero amico, e anche se non è mai esistito in realtà ha aiutato me, e molti come me, un tempo giovani, ad affrontare un futuro incerto e ostile, noi eravamo con lui e lui era ogni giorno con noi, sempre a farci strada tra un artigliata ed un altra, un nemico dopo l’altro, avversità dopo avversità, derisi, ignorati e soli, ma invincibili, e per questo ti dico grazie zio wolvie